mercoledì 8 dicembre 2010

Foglie.


Tardo pomeriggio. Sedute su di una panchina, l’una al fianco dell’altra.
< ho paura >
< e di cosa?>
< di lui, di quello che il suo pensiero scatena in me >
< cosa intendi? >
< questo mio essere sempre con la testa tra le nuvole, insomma, non era previsto >
< no, previsto no, ma dovevi metterlo in conto, rientra nel pacchetto, o tutto o niente, è così che funziona >
< non è giusto, io ho paura di cadere >
< allora non sporgerti >
< e come faccio? Se non mi sporgo non lo vedo!>
< vedi cosa? >
< lui >
< non è detto che tu ti faccia ancora del male >
< io so che sarà così >
< non è scritto da nessuna parte, e poi puoi sempre amare più di una cosa e compensare un eventuale vuoto >
< e cos’altro potrei amare? >
< me. >
una foglia cade dagli alberi che le sovrastano e si posa sul suo grembo.

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