domenica 25 settembre 2011

A little bit of heaven. A little bit of hell.

Qui. Facendo un paio di calcoli, non che la matematica sia uno dei migliori passatempi, però, ogni tano capita..e quindi. Una montagna di studio meno due notti insonni, più quattro litri di caffè ingurgitati, diviso un quarto di buona volontà e moltiplicato tutto per una tremenda mestizia otteniamo..
e se poi si aggiungesse anche un improvviso raffreddore, allegramente accompagnato da dolori vari ad un imminente compleanno indesiderato, non è gran chè come risultato e questo colore pallido lo conferma.


domenica 18 settembre 2011

Even when we fight, it'll turn me on.

Quando tutto torna alla normalità lasciarsi avvinghiare dalle solite debolezze. Ogni cosa, immutata, ha aspettato che il sole e il caldo afoso scivolassero via dai tuoi ricordi come lui, senza far rumore, dal tuo letto. 
E ti ritrovi ad essere parte di un qualcosa che a suo modo ti fa sentire utile..eppure sfinisce.
Allora ci sono loro, dopo l'attesa a seguire un po' questo cammino che sembra non ricordare più la strada giusta. Una tazza di caffè per scrollarsi di dosso la pigrizia che è diventata l'abito più comodo da indossare. E di nuovo libri sul letto, cuscini per terra e vestiti sulla scrivania; guardare impotenti il disordine che sparge qua e là pezzi di quotidianità. Manca solo lei.

venerdì 9 settembre 2011

Angels to fly.

"Sarebbero mille e mille le cose che vorrei dire, ma le parole, quelle giuste, sembra che tutte quante siano andate a farsi un bel giretto chissà dove. E io me ne rimango con la penna in mano a fissare il bianco che quasi pare più vuoto di quello che è. Perchè capita..lei lo sa..Ci sono questi periodi in cui parlare di qualcosa nel modo più corretto [o, semplicemente come si vuole] , diventa un'impresa ardua, così tanto da decidere di lasciar perdere..
Bene. Credo si sia capito. Per adesso sono senza parole, sempre senza quelle giuste. E stavolta, mio malgrado, neanche il caffè, che è stato efficace contro la pigrizia e il malumore fa più effetto..lei capisce, non è vero?" - disse L. distesa nella penombra, girando la testa di lato e fissando interrogativa il suo interlocutore in attesa di una risposta, di un consenso. Silenzio. Tutto in quella stanza la metteva in soggezzione; persino l'odore intenso del tè alla liquirizia che fumante sbuffava da quella tazzina sul tavolo sembrava fosse lì per giudicarla. Giocherellava nervosamente con quella collanina che aveva appesa al collo e contava lo scorrere dei secondi seguendo il ticchettio delle lancette sul muro..
Ancora nessuna risposta.

mercoledì 7 settembre 2011

Never been ready.

Ancora partenze, le ultime di questa estate che sta per finire. 
Lasciare andare..lo sto facendo, ma mi ritrovo sempre qua a cercar conforto con i granelli di sabbia tra le dita dei piedi e il sale sulla pelle.
Fare i bagagli e metterci dentro un po' di felicità, di quella che dura, un po' di sole, per quando il cielo sarà coperto, un po' di sorrisi e magari anche un po' di te.
Un soffio di vento ed è già sera, cercare con lo sguardo il tramonto e rendersi conto che il sole è già sparito dietro l'orizzonte. Sono attimi. Attimi che fugono e non tornano. Non sentirsi pronti per tornare alla quotidianità.

martedì 6 settembre 2011

It's time.Tick Tack.

- E' la pioggia che picchia sul tetto?-
- Si, è la pioggia..-
Scendi le scale, apri la porta e sei fuori. La pioggia. Piccole gocce impertinenti che cadono dall'alto infrangendosi al suolo e bagnano ogni cosa. Tu, La ragazza dagli occhi velati lasci che ti inzuppino. Con le braccia aperte e la testa rivolta al cielo le guardi morire. Attimi di vita che sfuggono alle tue mani. Ricordi inesistenti. Lacrime vanagloriose ti rigano le guance. Lacrime che solo adesso puoi lasciar cadere, nessuno si accorgerebbe del tuo pianto così simile alla pioggia. Si è meno tristi quando anche il cielo piange.

lunedì 5 settembre 2011

Don't ask me why, and I'll tell you no lies.

Distesa qua socchiudi gli occhi. Ti giri di lato e abbracci il cuscino. L'odore di bucato pulito ti avvolge e ti lasci cullare dal silenzio che ti circonda. Le membra si rilassano. La senti la sua presenza qui al tuo fianco, il suo respiro che lento scandisce lo scorrere dei secondi. Lo vedi il suo volto nel buio mentre apre gli occhi e ti sorride. Lasci che il tuo respiro si intrecci con il suo. Una carezza. Leggera. Trovare conforto nella convinzione che sia tutta una bugia e chiedersi cosa fare di questi sentimenti che rimarranno sospesi qui a mezz'aria. 
Spostati un po' più in là.