domenica 27 novembre 2011

It will rain.

Un' odore tanto familiare. Pane tostato marmellata e caffèlatte. Un rifugio di impeccabile ordine. Colori caldi e le parole della radio a far da sveglia. In un momento di pura malinconia ritornò là, quasi ne fossi stata strappata inconsapevolmente, nulla è cambiato. Gli stessi odori, le stesse strette e fredde scale in pietra che avrei potuto salire anche ad occhi chiusi. Gli stessi sorrisi nonostante io fossi sempre intruso, ma un intruso che si sente a casa sua. E così sgattaiolare via nel silenzio della città che dorme ancora per esser parte di un risveglio al sapore di fragola appiccicosa. Seguire tutti i movimenti e sapere già quale sarà il prossimo in una sequenza ben prestabilita che conoscevamo entrambe a memoria. Doccia. Vestiti. Denti. Spazzola. E ancora un po' di radio.
Le domeniche mattine sono fatte per intrufolarsi (magari di nascosto) nel risveglio degli altri.

lunedì 21 novembre 2011

Stop the tape and rewind.

Prima uno, poi l'altro. Giù la cerniera al lato e via sfili lentamente i due stivaletti. Appoggi appena il palmo del piede sul freddo del pavimento e rabbrividisci.
Finalmente un po' di sollievo. Distendi le dita una ad una fino a riacquistarne la completa sensibilità. Provi un paio di passi e quasi perdi l'equilibrio. Come se ti avessero tolto la terra sotto i piedi. Barcolli. Barcolli nel buio spostandoti incerta fino ad accasciarti nell'angolo, fra la porta e il muro. Un formicolio ti prende e invade le appendici del tuo corpo. Troppo debole per contrastarlo cerchi di scacciarlo con la sola forza di volontà, ma rimani inerme. Ormai non più padrona di te stessa accogli il sonno che placa ogni cosa.