venerdì 26 novembre 2010

Avevo.


Avevo parole. Le avevo chiuse in un cassetto. Lontane da occhi indiscreti ed orecchie velenose. Ne avevo tante. Così tante che a volte ne perdevo qualcuna, ma non mi disperavo, perché sapevo che prima o poi l’avrei ritrovata. Mi ci piaceva giocare. Ognuna era diversa dalle altre. Potevo fare combinazioni ardite, potevo formare frasi e pensieri che non avrei mai detto a nessuno. Sapevo di averle lì. Tutte quante. Avevo parole che ti avrebbero potuto dire tutte quelle cose che la mia bocca non osa pronunciare. Avevo parole. Tu le hai prese, le hai scritte tutte qui a casaccio e io adesso non ne ho più. Cosa vuoi che ti dica?

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