Qui con il naso fuori dalla finestra scruto il buio alla ricerca di qualche punto luminoso. Stavolta non lascio che i miei occhi si perdano tra le sfumature di arancione, rosso, rosa, azzurro, per poi dover fare fatica per tornare a guardare un po' più vicino, un po' meno lontano. Un rivolo di vento autunnale mi sfiora il viso facendomi rabbrividire quasi più di ciò che mi è davanti e che impercettibilmente ha rubato il mio sguardo. Timore. Tutta questa immensità osservata senza precautele spiazza. Eccolo. Un puntino lì ed uno qui, poco più vicino. Un altro là e poi là e ancora là. Contare sarebbe inutile. Non avrebbe inizio, nè fine. " E' sempre stato tutto qui. Tutto così. Perfetto e immenso. Senza l'aiuto di nessuno. Giorno dopo giorno." Non sarebbe male poter avere un posto tutto per sè lassù. Piccino. Tra un punto e l'altro. Magari essere anche tu uno di quei punti e ridere dei tentativi degli altri di assegnarti un numero ben preciso.
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