lunedì 28 marzo 2011

Fuori pioveva.


E ti senti in balia delle onde, nessuna riva ti sembra la tua meta, ma tu ce l’ hai una meta?
Seduta su questa sedia il movimento del mare ti prende, ti trascina via, ti stravolge, ti sbatte, ti svuota, ti smembra. Tu, non puoi fare niente per evitare tutto questo, quindi, l’unica cosa da fare e lasciare che ti porti con se.
Il taglio netto è sempre la cosa migliore. Sempre. Anche questa volta lo è stata. Nessun rimpianto, nessun rimorso, nessun senso di colpa, il problema non eri tu, ma neanche lui. Forse un problema neanche c’era, eppure una rottura ha risanato tante ferite che quasi distrattamente si erano lacerate.
Sorridi. Sorridi perché non hai lacrime per piangere.
Percorsa da brividi rimani inerme, non sai bene cosa sia, non sai bene perché stia affiorando proprio adesso, malinconia, o forse nostalgia, ma nostalgia di cosa? Nostalgia della sua assenza.
Prima non c’era, ma era come se ci fosse, ora non c’è, ma davvero non c’è. Il vuoto che ti riempie ha bisogno di essere colmato,ti sta lacerando. 
La favola del principe azzurro è qualcosa che se la vivi ci credi, ma non tutte le favole hanno il lieto fine, questa è solo una delle tante.
Sarebbe bello se potessi ancora credere, anche solo un po’.

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