venerdì 9 settembre 2011

Angels to fly.

"Sarebbero mille e mille le cose che vorrei dire, ma le parole, quelle giuste, sembra che tutte quante siano andate a farsi un bel giretto chissà dove. E io me ne rimango con la penna in mano a fissare il bianco che quasi pare più vuoto di quello che è. Perchè capita..lei lo sa..Ci sono questi periodi in cui parlare di qualcosa nel modo più corretto [o, semplicemente come si vuole] , diventa un'impresa ardua, così tanto da decidere di lasciar perdere..
Bene. Credo si sia capito. Per adesso sono senza parole, sempre senza quelle giuste. E stavolta, mio malgrado, neanche il caffè, che è stato efficace contro la pigrizia e il malumore fa più effetto..lei capisce, non è vero?" - disse L. distesa nella penombra, girando la testa di lato e fissando interrogativa il suo interlocutore in attesa di una risposta, di un consenso. Silenzio. Tutto in quella stanza la metteva in soggezzione; persino l'odore intenso del tè alla liquirizia che fumante sbuffava da quella tazzina sul tavolo sembrava fosse lì per giudicarla. Giocherellava nervosamente con quella collanina che aveva appesa al collo e contava lo scorrere dei secondi seguendo il ticchettio delle lancette sul muro..
Ancora nessuna risposta.

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