domenica 9 gennaio 2011

Nascondigli.


Vaniglia e cioccolato, quell’odore così familiare, carico di ricordi, di volti e di vecchie ferite ricucite con una sigaretta tra amiche. Prendi la borsa che hai trovato svuotando gli scatoloni del trasloco, non credevi che esistesse ancora, né che qualcuno l’avesse spedita con il resto delle cose. La apri, ci frughi dentro sicura di dove cercare, apri una tasca interna e fai scorrere il dito appena sotto la cerniera in modo tale da far sollevare la stoffa che in un momento d’ingegno remoto avevi accuratamente tagliato per creare un’altra tasca alternativa, ma soprattutto non accessibile agli altri.
Infili dubbiosa la mano, inizialmente non puoi credere a ciò che le tue dita stanno toccando, è ancora là, dopo tutti questi anni, dopo tutti gli inverni passati; estrai il pacchetto ammaccato e lo guardi rigirandotelo tra le mani. Lo apri e il profumo sprigionato dalle sigarette ti inebria le narici riportandoti indietro negli anni a quando quella era la tua unica via di fuga.
Ne prendi una, la porti alle labbra, la accendi, inspiri profondamente e senti il fumo scenderti nei polmoni raschiandoti dentro. Per un istante è come se avessi ancora sedici anni.

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