Un' odore tanto familiare. Pane tostato marmellata e caffèlatte. Un rifugio di impeccabile ordine. Colori caldi e le parole della radio a far da sveglia. In un momento di pura malinconia ritornò là, quasi ne fossi stata strappata inconsapevolmente, nulla è cambiato. Gli stessi odori, le stesse strette e fredde scale in pietra che avrei potuto salire anche ad occhi chiusi. Gli stessi sorrisi nonostante io fossi sempre intruso, ma un intruso che si sente a casa sua. E così sgattaiolare via nel silenzio della città che dorme ancora per esser parte di un risveglio al sapore di fragola appiccicosa. Seguire tutti i movimenti e sapere già quale sarà il prossimo in una sequenza ben prestabilita che conoscevamo entrambe a memoria. Doccia. Vestiti. Denti. Spazzola. E ancora un po' di radio.
Le domeniche mattine sono fatte per intrufolarsi (magari di nascosto) nel risveglio degli altri.
Le domeniche mattine sono fatte per intrufolarsi (magari di nascosto) nel risveglio degli altri.